Corpo
Chirurgia

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TIPOLOGIE D’INTERVENTO:

È la fuoriuscita di contenuto addominale (grasso o mentale e o visceri) attraverso una porta preformare per debolezza o sfiancamento dei tessuti contentinenti. Può essere congenita o acquisita. La sua riduzione avviene a mezzo dell’ernioplastica con protesi. L’intervento può essere eseguito in anestesia locale, spinale, generale, a seconda della quantità del materiale erniato, delle caratteristiche del paziente e solitamente necessita di almeno una notte di ricovero.

È la fuoriuscita di contenuto addominale (grasso o mentale e o visceri) attraverso un cedimento della linea Alba ovvero il punto di congiunzione delle fasce addominali, in seguito ad un aumento eccessivo di peso o a patologie respiratorie o a difetti congeniti.
La sua riduzione e il posizionamento della eventuale protesi può essere eseguita in anestesia locale, spinale, generale, a seconda della quantità del materiale erniato, delle caratteristiche del paziente e solitamente necessita di almeno una notte di ricovero.

È la fuoriuscita di contenuto addominale (grasso o mentale e o visceri) attraverso un deiscenza differita di un precedente intervento chirurgico.
Essendo le cause sia di natura iatrogena, dunque, che dovute a una scorretta gestione del post operatorio o a un eccessivo aumento di peso o a patologie respiratorie concomitanti. Il trattamento chirurgico dei laparoceli avendo essi un largo Range di dimensioni, può essere effettuato con chirurgia open o laparoscopica e in regime di anestesia spinale o più spesso generale, prevede il posizionamento di una rete e solitamente la degenza è superiore ai due giorni.

Neoformazioni benigne ma fastidiose sia da un punto di vista estetico che funzionale come cisti sebacee e lipomi rendono necessaria una espirazione chirurgica eseguita perlopiù ambulatorialmente in anestesia locale e senza necessariamente ricorso all’esame istologico.

Nel caso di nevi sospetti o semplicemente antiestetici è necessario asportare la lesione chirurgicamente e procedere ad un esame istologico.

Ipercheratosi, lesioni sospette, fibromi, penduli o piani, lesioni attiniche, sono esempi di neoformazioni destinate alla rimozione chirurgica e eventuale analisi istologica. L’intervento viene eseguito con anestesia locale e in regime di day surgery.

È probabilmente il primo per richiesta tra gli interventi di chirurgia estetica può essere eseguita a solo scopo estetico o correggere difetti come la mammella tuberosa o un ipoplasia mammaria, o secondaria a un precedente intervento o in seguito ad una mastectomia per ragioni oncologiche.
Differenti sono le tecniche e i materiali protesici utilizzati. Solitamente eseguita in anestesia loco regionale con sedazione e in regime di day surgery, salvo casi specifici.
Laddove possibile la preferenza del Dr. Braucci è quella di eseguire una tecnica ibrida con innesco di grasso autologo e protesi piccola in posizione retro ghiandolare per assicurare il risultato più naturale possibile. (Soft touch)

Qualora ci sia una caduta eccessiva della mammella è necessario riposizionare l’organo nella sua sede naturale (mastopessi). Solitamente in casi determinati si può ricorrere all’auto protesi, ovvero a una plastica della ghiandola e del tessuto retroghiandolare. L’intervento più comune prevede una cicatrice a T rovesciata, a cui si associa di norma la riduzione del diametro areolare con conseguente cicatrice periareolare ( le tecniche possono essere molteplici). Eseguita solitamente in anestesia generale ma talvolta è in casi specifici in anestesia locoregionale con sedazione e prevede di solito una notte di ricovero e posizionamento di drenaggi.

Nel caso in cui un seno troppo grande sia causa di discomfort estetico e funzionale per la paziente, è possibile rimuovere il tessuto in eccesso grazie a tecniche di plastica ricostruttiva.
Numerose sono le tecniche, che devono essere adattate al caso specifico, l’intervento è eseguito solitamente in anestesia generale e prevede il posizionamento di drenaggi.

Consiste nella plastica della parete addominale resa necessaria da uno sfiancamento delle fasce addominali, diastasi dei retti (addominoplastica funzionale) , o per ridurre un eccesso di cute e tessuti molli, in seguito, ad esempio, ad un dimagrimento rapido e massivo, cui spesso può associarsi una diastasi dei retti(addominoplastica funzionale ed estetica). Quest’ultima rientra nell’ambito della chirurgia post bariatrica. Viene eseguita in anestesia generale con posizionamento di drenaggi e degenza di solito superiore a una notte.

Rientrano nell’ambito di tale definizione tutti quegli interventi (addominoplastica- lifting delle cosce-lifting delle braccia ed altri) eseguiti in seguito ad un intervento bariatrico (chirurgia dell’obesità) per migliorare il risultato estetico di un utente perdita di peso.

Nei casi in cui sia richiesto una vera e propria scultura del corpo al fine di mettere in evidenza la muscolatura e per dare un risultato più sensuale, la liposuzione si accompagna all’utilizzo di device di ultima generazione che assicurano una maggiore emulsione del grasso e un tightening tissutale. Con tale metodica vengono ridotti i tempi di recupero, incidenza di ematoma e con essa il discomfort post operatorio e i risultati a differenza della liposuzione saranno più evidenti e rapidi. A questa metodica solitamente si accompagna l’impianto del grasso autologo(lipofilling) laddove sia richiesto.

Consiste nell’aspirazione di grasso a mezzo di cannule, che può essere effettuata su diversi distretti corporei.
L’intervento viene eseguito in anestesia loco regionale con sedazione o in anestesia generale e in regime di day surgery di ricovero dei casi specifici. È importante la ripresa precoce dell’attività fisica e i risultati sono visibili a sei mesi.

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